Esposito ha girato un film intelligente. Non ha sostenuto una tesi con affermazioni. Rimane contraddittorio: che ci si lamenti o no da straniero, non ha importanza. Non ci sono colpevoli...Il film è silenzioso e rumoroso, disperato e allegro, arrabbiato e conciliante.
Ci riguarda più di quanto non vogliamo ammettere.
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"Esposito, descrive il presente del Sud Italia, con un film toccante e impressionante". Leggi tutto( solo in tedesco)

 

Intervista alla Radiotelevisione Svizzera ascolta

 

Un viaggio a ritroso. Intervista a Pino Esposito Leggi l'intervista

di Roberto Rippa

Quando il film si apre sulle immagini del fotografo Antonio Murgeri che illustrano il cimitero navale di Lampedusa, con i relitti delle navi usate dagli immigrati per raggiungere le coste italiane, o almeno tentare di farlo, il tono dell'opera di Pino Esposito è già stabilito. Riguarda situazioni violente mostrate con realismo e inattesa poesia. La Calabria che si vede nel film è un luogo poetico, di rara bellezza, ma anche a tratti aspro. E il film, pur scegliendo di agire sulle percezioni dello spettatore, o forse proprio per questo, non fa sconti a nessuno. Ecco perché si tratta di un documento particolare: perché non impone, non fa uso alcuno di retorica, non tenta di convincere, permette a chi lo vede di formare una propria, intima, opinione su un'Europa che tenta di farsi sempre più fortezza nei confronti di chi viene da fuori i suoi confini con l'unico risultato di azzerare anche i più basilari diritti umani. Leggi tutto

 

 

Zurigo – Un pugno allo stomaco, che arriva a colpire la coscienza. Scuote gli animi “Il nuovo Sud dell’Italia” di Pino Esposito, presentato nel corso di tre serate evento presso il cinema Qtopia di Uster, alle porte di Zurigo. Scuote gli animi chi quel Sud lo ama, nonostante tutte le sue imperfezioni, e di chi da quel Sud è partito quando il Meridione era ancora terra di emigrazione e non di immigrazione, come accade oggi.La pellicola, prodotta da Os Film, Zürich, e presente in importanti vetrine internazionali come il festival di Locarno, punta il dito sulle istituzioni italiane troppo spesso assenti.
"Questo film parla soprattutto, di povertà" ha spiegato il giovane Esposito commentando con il pubblico le immagini .La povertà è stata il filo trainante anche nell’intervento di Micheloni, che è arrivato a ipotizzare come al Sud sia in arrivo “una nuova ondata migratoria come quella degli anni ’50, i giovani scappano dal nostro paese”.
Particolarmente evocativo e sentito anche l’intervento di un rappresentante del Comune di Uster che ha ricordato la sua immagine del Bel Paese e il suo incontro in tenera età con un “uomo che cercava soldi per comprare il biglietto e tornare dai suoi, al Sud dell’Italia”. “Anche noi eravamo andati in vacanza in Italia – ha raccontato il rappresentante -, dove si mangiava un gelato verde chiamato pistacchio, dove c’era quel lago grande chiamato mare, dove tutto mi sembrava più bello e più interessante che a casa. E ora quest’uomo voleva tornare dai suoi, ma non aveva i soldi”. Povertà e bellezza, come sempre, nel nostro splendido e affascinante Sud, dove il meridionale è diventato colui che accoglie, dopo essere stato per decenni colui che fugge. Leggi tutto

 

Migranti senza casa, come cani randagi. Ascolta

 

Di grande impatto emotivo, «Il nuovo sud dell'Italia» è una pellicola davvero speciale, difficilmente catalogabile nelle consuete categorie di documentario o finzione. Leggi tutto

 

Lo scrittore Rolando Rizzo scrive su Pino Esposito

Pino Esposito costruisce opere di alto valore civile e morale.
Il successo di Pino è una consolazione, un incoraggiamento forte per tutti i manovali della speranza.
Si può fare cultura autentica e si possono interessare agli ultimi i giovani fortunati che molto potranno fare se avranno la coscienza illuminata
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Pino Esposito prova a raccontare i cambiamenti del sud italiano, terra di migranti divenuta oggi terra di immigrazione, e di nuove violenze e sfruttamento. Leggi tutto

 

Locarno: un film disegna la geografia dei "nostri" migranti. La Calabria terra di ospitalità e sfruttamento. "IL NUOVO SUD DELL'ITALIA" fotogrammi dall'inferno Leggi tutto

 

63° FESTIVAL DEL FILM DI LOCARNO

di Chiara TOGNOLI > RECENSIONI di Marco GROSOLI
IL NUOVO SUD DELL’ITALIA, si tratta di un documentario che racconta come sia cambiato il sud dell’Italia negli aultimi anni a fronte di un fenomeno sempre crescente, quello dell’immigrazione. Attraverso le interviste alla popolazione locale, agli immigrati e ad alcuni responsabili di una cooperativa che si occupa di assistenza al lavoro per gli stranieri, il regista affronta un tema scottante per il nostro Paese che risulta in questo film decisamente spaccato in due tanto è netta la divisione tra nord e sud.  
Attraverso le parole degli intervistati è chiaro come, con la crescita esponenziale del fenomeno dell’immigrazione, la situazione sia precipitata fino ai casi drammatici ed estremi dei lavoratori africani di Rosarno feriti da colpi di pistola sparati senza alcun motivo e costretti a vivere in situazioni disumane per una “paga” di 25 euro al giorno. La responsabilità ricade su una classe politica e su una situazione sociale che non può più vivere senza il lavoro di queste persone ma si trova incapace di gestire una situazione che rischia di degenerare in fenomeni di razzismo decisamente preoccupanti. Leggi tutto

 

Il rossanese Esposito al festival di Locarno. Leggi tutto

 

“Il nuovo Sud dell’Italia” di Pino Esposito, una delle opere più applaudite all’ultimo Festival di Locarno. Leggi tutto

 

"Il nuovo Sud dell'Italia, fra i più interessanti film sul tema "migranti", realizzati tra il 2010 e il 2011. Nigrizia

 

"Il Nuovo Sud dell'Italia" e "Kamenge Northern Quarters" alla 7a edizione del Festival
International du Film Black de Montréal Leggi tutto

 

"Nel film sulla problematica razionale, politica, prevale il messaggio emotivo dell’emarginazione, dell’abbandono del considerato inutile, dell’avanzo, della spietatezza della selezione, che coinvolge profondamente. Quel mare che culla a volte in acque tranquille ed invece spesso travolge tra onde impetuose, diviene realtà materializzata non solo dei viaggi della speranza, che spesso si concludono in viaggi della morte, lasciando tracce di relitti silenziosamente parlanti sulle spiagge desolate, ma è simbolo dell’esistenza. Quei resti di barche che aprono il film rivelano anche un forte tema esistenziale che sembra prevalere su ogni discorso sociale, ovvero la solitudine umana che dilaga"
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"IL NUOVO SUD DELL'ITALIA" al FESPACO. Il piu' grande festival del cinema africano

 

"Il nuovo sud dell'Italia" di Pino Esposito, regista di origini italiane che vive a Zurigo, ha ricevuto il premio quale miglior documentario al 17mo San Giò Video Festival di Verona - Leggi tutto

 

La solitudine è alla base del film, vissuta da tutti, non solo dall’immigrato. Il senso di inquietudine e di isolamento che
si avverte è riferito all’insicurezza verso il futuro, che ci pare decadente come le barche che si vedono nel film, distrutte, accatastate l’una sull’altra. Leggi tutto


VITE DI SPERANZA E DISPERAZIONE FILMATE DA DENTRO
A colloquio con il regista Pino Esposito

 
Il regista calabrese Pino Esposito, sarà presente alle Giornate del Cinema di Soletta il prossimo 27 gennaio con il documentario “Il nuovo sud dell’Italia”. Realizzato con grande passione e con pochissimi mezzi, il film racconta in modo crudo la quotidianità e il destino dei numerosi migranti che vivono in alcune regioni del meridione, tra cui la Calabria, balzata alla ribalta della cronaca per la rivolta degli extracomunitari avvenuta a Rosarno agli inizi di gennaio. La telecamera sensibile ed empatica di Esposito scandaglia il complesso fenomeno migratorio mettendone in luce l’aspetto umano che talvolta i telegiornali passano in secondo piano a vantaggio della cronaca. Eppure sono uomini quei disperati che abbandonano le terre d’origine nella speranza di migliorare la loro condizione. Sono uomini quei ragazzi che rischiano la vita attraversando il mare. Sono uomini quelle braccia sfruttate da gente senza scrupoli che li tratta alla stregua di schiavi. Sono uomini quei corpi morti stesi nella sabbia del deserto, immortalati da un cellulare e visti in televisione qualche giorno fa. Leggi tutto

 

"il mio nome è Amhut, arrivato in Italia chi sarò?"

Il cimitero di barche sulla spiaggia di Lampedusa e la voce narrante di Amhut, un clandestino in cerca di lavoro, ci dicono del terribile viaggio che ogni giorno decine di immigrati sono costretti ad intraprendere per giungere in occidente. Perdono la propria identità, "il mio nome è Amhut, arrivato in Italia chi sarò?" si chiede l'immigrato sulla nave diretta a Lampedusa...La similitudine con il branco di cani randagi che si aggira per il paesino calabrese in cerca di cibo, sembra dunque plausibile. La lotta per la sopravvivenza non è un'esagerazione, ma la cruda realtà di tutti i giorni, spesso insostenibile per queste persone. Allora, il gesto disperato di un giovane immigrato uccisosi con una corda al collo, non deve stupire nessuno, ma indignarci tutti. Leggi tutto

 

Pino Esposito con il gruppo "Emergency" al Festival di Locarno Leggi tutto

 

"Il nuovo sud dell'Italia" dentro un film

In prima ticinese al Cinema Lux la pellicola del regista calabrese Pino Esposito. Leggi tutto

 

"Il nuovo Sud dell’Italia è il nuovo film di Pino Esposito, un regista italiano emergente, acuto e sensibile alle problematiche quotidiane che vivono gli immigrati nel sud della nostra terra. È un film fatto di immagini alcune forti e contrastanti, altre evocative come le spiagge calabresi, con cui si apre il film, che “non sono sporche ma sono piene di oggetti che spesso il mare riporta”. Così come spesso lo stesso mare restituisce corpi senza vita: a volte ritornano oggetti, altre volte i corpi inerti di chi non è riuscito a superare la traversata. Così le immagini, i luoghi, le figure che animano questo film esprimono tutta l’inquietudine di un’epoca che non dà certezze ma solo paure per un futuro incerto. A farci forza è la speranza che un giorno il mare della Calabria possa rilasciare sulle spiagge solo vecchi oggetti." Leggi tutto

 

"...ou encore par la métaphore, lorsque des chiens errants évoquent les clandestins à la rue. Une forme poétique qui n'est jamais une fin en soi, mais lemoyen de voir autrement pour mieux comprendre." Leggi tutto(in francese)

 

Pour commencer, en noir et blanc, les images d’un cimetière marin où s’entassent les épaves de bateaux en bois et où, sous un ciel gris, des déchets (bouteilles vides, gobelets...) sont balayés par le vent. Leggi tutto(in francese)

 

"IL NUOVO SUD DELL'ITALIA": fra emigrazione e immigrazione Leggi tutto

 

Fa una certa impressione assistere, da italiano, una domenica mattina a Zurigo, a pochi passi dagli spazi dove venivano edificate, alcuni decenni orsono, le baracche destinate ad accogliere i nostri connazionali migranti, alla proiezione di "IL NUOVO SUD DELL'ITALIA" Leggi tutto

 

Voto degli spettatori che hanno visto il film nelle sale cinematografiche

Le sale cinematografiche nelle quali è stato proiettato "IL NUOVO SUD DELL'ITALIA" clicca qui